Termoformatura: sotto vuoto o sotto pressione?

Le materie plastiche sono impareggiabili in termini di semplicità, robustezza, prestazioni, riproducibilità e praticità: immaginate infatti quante materie plastiche utilizzate per svolgere le vostre attività nella vita di tutti i giorni.

Alcune di queste materie plastiche, se prestate attenzione, sono differenti dalle altre: sono sottili e hanno forme particolari. Non sono normali plastiche, in realtà hanno subito un processo che rende la plastica versatile, resistente e adatta a diversi utilizzi: la termoformatura.

Il processo di termoformatura viene applicato durante la fase di trasformazione della materia prima in oggetto.

Prodotti plastici termoformati si possono ottenere con due variabili tecniche:

    • Sotto vuoto
      La lastra di materiale plastico viene fissata ad un supporto sovrastante lo stampo e riscaldata. La lastra di materiale plastico preriscaldata viene poi adagiata sullo stampo per aspirazione, creando una depressione e copiando tutte le sinuosità dello stampo stesso: il foglio plastico viene spinto contro lo stampo dalla pressione atmosferica sovrastante e ne assume la forma.
    • Sotto pressione
      Il film plastico viene spinto sullo stampo grazie ad una alta pressione esercitata dall’esterno mediante aria compressa (a 3-5 atmosfere), che ne facilita anche il raffreddamento. La termoformatura sotto pressione rende possibile la realizzazione di particolari molto dettagliati e di spessori sottili come ad esempio i bicchieri