SUV contro o pro ecologia?

Da tempo la plastica è diventata uno dei componenti più significativi utilizzati nella produzione dell’automobile. Infatti, considerando un’autovettura di media cilindrata dal peso di 1.000 kg, circa il 15% del totale (150 kg) è costituito da plastica.
I vantaggi sono notevoli; le materie plastiche, grazie alla loro modellabilità e facilità di lavorazione, contribuiscono a migliorare l’estetica, il comfort e la sicurezza, hanno costi contenuti e permettono un notevole risparmio di carburante dovuto alla leggerezza che le caratterizza.

Questa premessa, per parlarvi dell’Ing Markus Noeske che ha voluto spingersi oltre, riprendendo un’idea di oltre quarant’anni fa, (la Citroen Mehari prodotta dal 1968 al 1987), ha realizzato una SUV che, definire “ecologica” è forse eccessivo, ma è sicuramente più rispettosa dell’ambiente delle sue rivali.
La TECDRAH, questo è il nome della vettura, è prodotta dalla Travec Automotive Gmbh, un’azienda con sede nei pressi di Francoforte della quale l’Ing. Noeske è progettista e responsabile tecnico.
La particolarità di questo 4×4 è che su un telaio zincato è montata una carrozzeria in ABS prodotto per il 70-72% con materiali riciclati.

Triturando oggetti prelevati da discariche e normalmente destinati alla distruzione come giocattoli per bambini, tubi per edilizia o parti di automobili realizzati in Acrilonitrile-Butadiene-Stirene, si ottiene il granulato che, una volta lavorato, fornirà le lastre di ABS di spessore 4 mm che andranno a formare l’abitacolo dell’automezzo.
Durante la lavorazione viene aggiunta nella mescola il PMMA (polimetilmetacrilato) che proteggerà il colore finale dai raggi UHV e darà lucentezza alla carrozzeria.
Una volta ottenute le lastre necessarie, vengono lavorate tramite termoformatura, apposite nervature conferiranno rigidità ai pannelli che ricopriranno l’automezzo.
Risultato: una SUV leggera, economica, attenta all’ambiente, costruita con materiali che potranno essere riutilizzati più volte.
Renault France ha creduto nel progetto di Noeske proponendo l’utilizzo della meccanica della Dacia Duster e acquisendo una partecipazione societaria del 15% di Travec Gmbh.