PET e PVC per Packaging: la qualità è trasparente

L’impiego di un packaging trasparente si traduce in trasparenza qualitativa nei confronti del consumatore: lo si può intendere come una prova visibile della qualità del prodotto destinato alla vendita.
Il giusto compromesso tra conservazione del prodotto ed estetica (dal punto di vista espositivo), unito ad una ricerca di materiali altamente performanti e a basso impatto ecologico è la prerogativa di Ellepack nella scelta di polimeri termoplastici trasparenti da impiegare nella termoformatura.

Il packaging trasparente risulta il più idoneo in diversi settori. L’utilizzo della plastica trasparente si è diffuso, ad esempio, come sostitutivo del vetro per l’imbottigliamento dell’acqua. La maggior parte dei polimeri termoplastici utilizzati nella termoformatura sono trasparenti nel loro aspetto originario, anche se non tutti hanno un grado di trasparenza (trasmittanza) sufficientemente assimilabile al vetro.

Per diversi motivi alcuni materiali vengono additivati con coloranti per modificarne l’aspetto. Nel caso del PS industriale, ampiamente utilizzato per la produzione di vassoi per la movimentazione, il colore è solitamente nero in quanto materiale totalmente riciclato da prodotti di vario colore.

I polimeri più ampiamente utilizzati in termoformatura per la loro trasparenza sono PVC e PET: questi polimeri non sono sempre facilmente intercambiabili perché ognuno presenta proprietà che lo rendono più o meno adatto all’impiego richiesto. Vediamo quali sono le caratteristiche specifiche di questi materiali e quando utilizzarli.

PVC e PET per packaging a confronto

Il consumatore conosce solitamente il PET (Polietilene tereftalato – codice riciclaggio 1) per il suo largo utilizzo come materiale per la produzione di bottiglie destinate al settore del beverage. Nonostante sia un materiale sintetico derivato dal petrolio, il PET rispetta le severe condizioni igieniche imposte in ambito alimentare, cosmetico e farmaceutico. Per questo motivo trova un impiego in questi settori, talvolta laminato con altri materiali a comporre estrusi come il PET-G (glicole) o l’A-PET, molto utilizzati come packaging primario o secondario nel settore medicale. È inoltre totalmente riciclabile, non perde le sue proprietà fondamentali durante il processo di recupero e lo si può così trasformare ripetutamente per la realizzazione di svariati prodotti.

Trasparenza cristallina, peso limitato, elevata resistenza e lunga durata sono gli attributi che fanno del PET la materia sintetica moderna, tanto apprezzata oggi. Grazie alle sue proprietà di trasparenza e resistenza, il PET viene utilizzato in molti settori. Dalla produzione di contenitori, a quella di pellicole, fino al settore tessile; le possibilità offerte dal PET sono ampie. Anni di ricerca e sviluppo hanno trasformato il PET al punto da renderlo un materiale tra i più innovativi per quanto riguarda l’aspetto ecologico oltre che estetico per la fabbricazione di imballaggi moderni, in grado di valorizzare la presentazione dei prodotti.

Il PVC (Cloruro di polivinile -codice riciclaggio 3), diversamente dal PET, viene impiegato per il 50% nel settore edile: cavi, pavimenti, carte da parati, profili per serramenti, tubature. Si tratta tuttavia di un polimero efficacemente utilizzato anche nella termoformatura rivolta al settore del packaging. In apparenza le plastiche sembrano tutte simili, in realtà ciascuna ha caratteristiche chimiche che la rendono unica e adatta a un suo uso specifico. Solo il PET (Polietilene Tereftalato), ad esempio, è in grado di trattenere l’anidride carbonica: quindi per le bottiglie contenenti bevande gassose. Con il PVC invece si producono flaconi per detergenti, nastro isolante, fili elettrici, tubi e telai per finestre.

Quando utilizzare il polimero trasparente

Questi polimeri trasparenti si utilizzano quando è necessario esporre il prodotto destinato al mercato consumer e in ogni caso quando serve visualizzare il prodotto, interamente o in parte. Blister e Valigette (Clamshell) sono le soluzioni termoformate che impiegano PET e PVC. La trasparenza della plastica assicura visibilità al prodotto e consente al consumatore di valutare il prodotto prima dell’acquisto.

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PET e PVC per packaging e movimentazione: le valutazioni di Ellepack

Il PVC è un polimero con caratteristiche plastiche leggermente più performanti rispetto al PET; per tale motivo si presta molto bene al processo di termoformatura e trova largo impiego per la produzione di blister e valigette. Il PET dal canto suo è dotato di una migliore trasparenza e garantisce una migliore riciclabilità. Il PVC infatti può generare problemi nelle fasi di riciclaggio per le possibili emissioni di diossina in caso di combustione.

Ai nostri clienti consigliamo l’uso del PET, oltre che per l’ottima trasparenza, anche nel caso in cui il prodotto sia destinato al mercato americano o tedesco, dove il PVC non è molto gradito in quanto materia plastica particolarmente difficile da gestire soprattutto nella fase di smaltimento. Per tale motivo, alle aziende che richiedono una soluzione termoformata in grado di massimizzare lo smaltimento tramite riciclo, proponiamo il PET. Questo polimero infatti viene proposto anche come materiale per vassoi di movimentazione grazie alla sua facilità a essere riciclato e riutilizzato come materiale per le bottiglie d’acqua. In tal modo Ellepack offre soluzioni tese a far progredire la logistica favorendo al contempo la transizione delle aziende verso un modello sostenibile di economia circolare.