La termoformatura e i cibi take away

Forse il termine “termoformatura” vi fa pensare a qualcosa di molto distante da voi: in realtà si tratta di un processo industriale utilizzato per creare confezioni, vassoi, sistemi di imballaggio e contenitori per oggetti che utilizzate nella vostra vita di tutti i giorni.

Avete mai pensato a come vengono realizzate tutte quelle confezioni per alimenti che contengono i prodotti che acquistate al supermercato, nelle gastronomie o nei fast food?
Tramite la termoformatura.

Le confezioni termoformate sono una novità abbastanza recente nel mondo del packaging, che si sono accompagnate alla crescita dei cibi pronti preconfezionati e alla filosofia sempre più diffusa del cibo take-away.

La termoformatura non nasce per confezionare cibi pronti: il bisogno di avere contenitori mono-porzione, o vassoi suddivisi in comparti per accogliere pasti pronti, ha creato l’esigenza di un packaging adeguato, versatile e a basso costo. Questa tecnica di stampaggio risponde proprio a queste esigenze perché è in grado di soddisfare in tempi brevi le variazioni di specifiche e quantità produttive, grazie alla produzione snella.

Le vendite di cibi pronti e preconfezionati, sia al supermercato che nei take away, hanno avuto un’impennata negli ultimi anni, a causa anche dei ritmi frenetici dei nuovi stili di vita.
I dati, riportati in un articolo del Giornale di Brescia del 30.01.2012 parlano chiaro: sono aumentate del 12,1% in un anno, solo in Lombardia, le imprese che si occupano della produzione di piatti pronti, cibi precotti e da asporto, passando da 3.840 a oltre 4.300 attività. Un incremento significativo, che porta al 42,2% l’incidenza delle imprese del “già pronto” sul totale del comparto alimentare lombardo.